Perché avere un sito internet

Social network connection concept

Ormai chiunque desidera avere un sito internet. In alcuni casi si DEVE avere un sito internet. Se abbiamo una attività, se vendiamo beni o servizi, se siamo una istituzione… dobbiamo avere un sito internet.
Ma se siamo “solamente” dei creativi? Se siamo dei creativi è bene a nostro avviso sfruttare al meglio quanto i social network già mettono a disposizione: creiamo una pagina Facebook (presuppone che siamo utilizzatori di FB), apriamo un account Instagram, un canale YouTube…

Secondo me bisogna partire da li. Cioè sfruttare ciò che di gratuito già esiste. Non puoi rivolgerti a un web designer se non hai le immagini delle tue creazioni, se non sai con quale nome proporti,se non fai già autopromozione.
O meglio: per alcune di queste cose il professionista ti può aiutare, ma per la motivazione è più difficile. Quella deve partire da te.
A seconda del settore di cui ti occupi ci sono poi tutta una serie di social più o meno dedicati (Flickr, Tumblr, Behance, Vimeo, EyeEm, 500px… sono tutti dedicati alla fotografia o alle arti visive) .Basta cercare: se ci piace il nostro lavoro allora ci piace anche informarci e vedere cosa fanno gli altri.
Ma se questi strumenti di auto promozione non ci bastano, oppure se vogliamo comunque avere un nostro sito internet – magari per raggruppare in un unico luogo i riferimenti ai diversi social utilizzati, o magari per avere la possibilità di vendere direttamente dal nostro sito – allora lo dobbiamo proprio fare.

Qualsiasi siano le nostre motivazioni insomma, vediamo alcuni punti imprescindibili.

1- lavorare sul nome

2- scegliere l’estensione

3-acquistare lo spazio web

4-ora possiamo iniziare

 

1) La scelta del nome è fondamentale. Potrà sembrare una banalità. Se pensiamo ai grandi marchi o all’uso di pseudonimi in letteratura o nel cinema, ma anche nella musica, allora ci rendiamo conto che la scelta del nome è fondamentale.
Non è detto che dobbiamo per forza usare il nostro nome o cognome. Possiamo usare uno pseudonimo, un nomignolo che ci hanno affibbiato quando eravamo piccoli… oppure partire da un concetto astratto. Esiste una branca del marketing dedicata a questo: il naming. Ma se pensiamo a una cosa più vicina alla nostra vita quotidiana, cioè ai murales o graffiti che ricoprono i muri delle nostre città, ecco che possiamo capire l’importanza di un nome, di una “tag”.

Subito dopo,  ma anche parallelamente, iniziamo a pensare a una immagine coordinata. Cioè un certo font, un certo colore, un simbolo che utilizzeremo. Anche qui: se possiamo rivolgiamoci a un professionista, cioè a un grafico.Non basta saper usare WordArt per creare un logo, e nemmeno basta saper usare Illustrator… ci vuole cultura visiva.

 

2) scegliere l’estensione Facciamo finta di avere già il nostro nome / simbolo. Esso sarà pensato in differenti versioni, dimensioni, per esteso o meno. Dovrà essere usato come icona (favicon) del nostro sito. Quindi dovrà essere leggibile anche in dimensioni molto piccole (se avete idea di quanto siano 16 pixel siete a buon punto). Verifichiamo la disponibilità del nome a dominio. Ma quale estensione ? Cioè nome-punto-cosa?

Esistono delle convenzioni, dei limiti e delle opportunità: .com se abbiamo la partita IVA; .org se siamo in effetti un gruppo, una associazione; .it se siamo semplicemente degli individui… per approfondire leggiamo la voce Dominio di primo livello di Wikipedia e quelle ad essa collegate. Perché in effetti si tratta proprio di questo: non ci basta avere un dominio di secondo livello (come questo, per esempio, provate a leggere la barra dell’indirizzo… è abbatanza incomprensibile, vero?) – ma vogliamo un sito con un nome a dominio di primo livello, cioè www.nostronome.it (ad esempio).

 

3) acquistare lo spazio web. Ci sono tantissimi provider e webhosting. Prezzi molto diversi e competitivi. Io consiglio sempre di valutare la necessità reale di spazio e i servizi inclusi. Possiamo avere la necessità di diverse caselle mail perché siamo un gruppo numeroso di artisti ogniuno con la sua casella [email protected], possiamo avere la necessità di differenti database perché prevediamo differenti applicativi da implementare in futuro nel nostro sito…. ma per l’utente generico, il creativo, l’artigiano basta veramente poco.
Consideriamo anche che la casella di posta tutti ce l’hanno già, che abbiamo già differenti profili su diversi social, per cui magari non abbiamo nemmeno la necessità di chiassà quanto spazio. Consideriamo che se abbiamo fatto dei video sul nostro lavoro questi saranno caricati su YouTube e poi collegati al nostro sito… non dobbiamo certo caricarli fisicamente nel nostro spazio web.

La cosa fondamentale invece se vogliamo utilizzare un CMS (vedi gli altri articoli precedenti) sono le caratteristiche di base che deve avere il nostro spazio che stiamo acquistando. Esse si sintetizzano nell’acronimo L.A.M.P.

(il punto 4 lo svilupperò a parte, in un altro articolo)

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